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Cooperation

Cooperation

Promoting international cooperation, also with developing countries, is a key strategy for the University of Florence (link: click here) and the Department of Health Sciences (link: click here). For Pediatrics, the university has active partnerships with:  

 

   Université CheikhAnta DIOP de Dakar (UCAD), Dakar, Senegal; Prof. Ousmane Ndiaye
   Université de Ouagadougou, Ouagadougou, Burkina Faso; Prof. Fla Koueta
   Mekelle University, Mekelle, Ethiopy; Prof. Fasika Amdeslasie
   University of Paranà (UFPR), Bazil; Prof. Rubens Cats
   University of Pretoria, Pretoria, South Africa; Prof. Robin green

The Department of Health Sciences also won funding from the International Credit Mobility - KA 107 project allowing students and teachers to travel to countries outside Europe and establishing important links between the School of Paediatric Studies of the University of Florence and the University Cheikh Anta Diop of Dakar (UCAD) Centre Hospitalier National d'Enfants Albert Royer de Fann, Dakar, Senegal and the University of Ouagadougou, Burkina Faso.

This project, unfortunately interrupted by the Covid-19 pandemic, allowed an exchange involving 5 Italian specialists in Paediatric training and three doctors from Senegal, one of whom was a specialist in Paediatric training.  Here are some brief extracts about the project’s aims:

 

[...] nel corso della mia formazione Pediatrica ho maturato uno speciale interesse verso l’Endocrinologia e la Diabetologia, in particolare nei confronti delle sindromi genetiche e nella prevenzione e cura del diabete e dell’obesità. Tutti questi rappresentano problemi sanitari di grande impatto sociale che negli ultimi anni stanno coinvolgendo sempre di più paesi in via di sviluppo, come il Senegal [...]sarebbe un’ottima occasione per osservare come vengono gestite alcune delle patologie endocrinologiche più frequenti e potrebbe aiutarmi a trovare nuovi spunti per una loro migliore gestione anche sul nostro territorio [...]

Marta F.

 

[...] le motivazioni che mi spingono a volere intraprendere quest’avventura ruotano intorno a questa parola: esperienza. L’esperienza fa crescere, rende uomo e umano, fa diventare adulti e indipendenti. La motivazione principale è senz’altro umanitaria, ma appaiata c’è la volontà di uscire dalla comfort zone in cui tante volte ci si rifugia anche senza volerlo, spinti dalla quotidianità. Personalmente sento la necessità di esperienza e di questa in particolare, poiché più è diverso il contesto in cui ci si trova più è possibile attingere da esso, per questo solo un posto così lontano dal solito ambiente, dalla solita macrostruttura può arricchire davvero [...]

Andrea L. T.

 

[...] perché partire per il Senegal?  Esistono diversi motivi che mi hanno spinto [...] Innanzitutto motivazioni professionali, in quanto quest’esperienza potrebbe offrirmi la possibilità di approcciarmi ad una medicina “diversa” [...] questo potrebbe rappresentare un grosso stimolo al rafforzamento del ragionamento clinico e alla crescita professionale. Sempre nell’ambito professionale, credo sia un’ottima opportunità per approcciarmi a patologie differenti da quelle riscontate in Italia, che pensavo di trovare solo sui libri di testo. Poi ci sono motivazioni prettamente personali e tra queste rientra il mio desiderio di approcciarmi ad una cultura diversa dalla mia. Immagino l’Africa come un posto magico, dove ancora si possa contare sulla fratellanza. Voglio imparare a prendermi cura dell’altro a 360 gradi.  Sarà una grossa sfida e sono pronta a mettermi in gioco! 

Anna M.

 

[...] viaggiare e ancor di più viaggiare per fare esperienze di tutti i tipi e non soltanto per svago, arricchisce culturalmente e personalmente in un modo non equiparabile a nessun altro. Questo è il motivo per cui durante il mio percorso universitario ho colto tutte le occasioni, che mi si sono presentate [...] dopo ogni viaggio, con grande soddisfazione, mi portavo a casa qualche conoscenza specialistica e tanta conoscenza di me stessa in più. Quella che adesso si profila sarebbe, forse, tra queste la migliore esperienza che ha il valore aggiunto del raffronto con una realtà ben diversa e ben più critica della nostra. Toccare con mano la povertà ed avere perfettamente contezza delle difficoltà sanitarie e non solo di un Paese in via di sviluppo, come il Senegal ,credo sia fondamentale per la formazione globale di un medico [...] tuttavia ciò che mi sta più a cuore è tornare con una grande carica di umanità in più.

Claudia S.

            

[...] sono tanti i motivi per i quali sono spinta a fare questa domanda ed è difficile riassumerli in poche righe senza sembrare scontati. Prima di tutto è una opportunità per crescere a 360° in primis come medici.  Il nostro è il lavoro più bello del mondo, ma sicuramente è tra i più complessi ed ogni esperienza può diventare un valore aggiunto e uno stimolo in più [...] ogni esperienza nuova porta un qualcosa in più in ciascuno di noi, un qualcosa che può essere coltivato e di cui può essere fatto tesoro nelle realtà che viviamo, per essere sempre un po’ più umani e dalla parte di chi chiede, spesso non per propria scelta, una nuova possibilità [...]

Eleonora F.

 

[...] Mi piacerebbe molto svolgere un periodo all’estero, in particolare in un paese in via di sviluppo come il Senegal. Sarebbe une bellissima esperienza sia da un punto di vista umano, che culturale, che didattico [...] credo che questa sia un’opportunità per confrontarmi con una realtà per certi aspetti molto lontana dalla nostra. Ho già svolto dei periodi all’estero ma mai in un paese che può essere così diverso dal nostro.

Federica B.

 

[...] uno dei motivi principali che mi spinge a partecipare a questo programma è la possibilità di fare esperienza sul campo di alcune patologie diffusissime in Africa anche e soprattutto in età pediatrica [...] solo un’esperienza di traineeship come questa potrebbe permettermi di apprezzare in tutte le loro sfaccettature quadri clinici rari nel nostro Paese, facilitando l’acquisizione di una certa expertise nella gestione di queste malattie [...] 

Filippo C.

 

[...] una parte importante del percorso formativo ed umano sta nel partire, per mettersi in gioco, vedere, conoscere, creare legami, e tornare con uno sguardo diverso, più aperto. Poter fare esperienze formative ed umane come questa è stata tra le motivazioni più importante nello scegliere la specializzazione in pediatria [...] In tal senso credo che questo progetto sia particolarmente interessante perché unisce una medicina diversa ma per molti versi complementare a quella che vivo ora, il supporto scientifico di due ottime università e la prospettiva di un’esperienza umana dal potenziale molto stimolante.

Francesco P.

 

[...] vorrei intraprendere questo percorso per approfondire i miei studi in ambito pediatrico [...] Ritengo che l’esperienza in un Paese con diversa casistica di patologie e con diverse disponibilità e gestione delle risorse sanitarie possa giovare molto alla mia formazione, permettendomi di tornare in Italia con una capacità di approccio al paziente più globale [...]

Marco Antonio M.

 

[...] mi piacerebbe avere l’opportunità di partecipare a questo programma in quanto sarebbe una fonte di arricchimento non solo clinico-scientifico e culturale, ma soprattutto umano. Non ho mai avuto modo di fare esperienze in Paesi via di Sviluppo; sono entusiasta di poter concorrere per questa possibilità e determinata nel poterla sfruttare al meglio, qualora ne avessi l’occasione.  

Sarah A. R. 

 

[...] desidero aderire a questo programma di mobilità internazionale di Studio e Traineeship in Senegal perché penso che toccare con mano la realtà di un paese in via di sviluppo, possa essere per me molto formativo sia dal punto di vista medico che da quello umano. Un percorso di formazione individuale con un programma specifico di approfondimento che coinvolga varie branche specialistiche ed in primis l’Endocrinologia, per me, futura Pediatra, risulta imprescindibile; l’obiettivo finale del corso di Specializzazione in Pediatria, ritengo sia quello di far crescere bambini sani ed intercettare eventuali alterazioni dell’accrescimento su cui poter intervenire in tempi utili. E’ proprio su questo punto che vorrei porre la mia attenzione e su cui vorrei lavorare in un Paese come il Senegal [...]

Sara A.

 

[...] nel corso di questo mio primo anno di specializzazione in Pediatria mi sono trovata a lavorare in diversi settori specialistici maturando un particolare interesse nei confronti dell’Endocrinologia Pediatrica e delle Malattie Infettive.  Mi piacerebbe pertanto avere l’opportunità di approfondire sia tali ambiti sia la gestione internistica pediatrica in un contesto ambientale, sociale e culturale differente. Mi interesserebbe maturare competenze e acquisire ulteriori conoscenze riguardanti la gestione diagnostico-terapeutica di alcune delle principali problematiche endocrinologiche (come il diabete, lo scarso accrescimento, l’ipotiroidismo congenito) nel contesto ospedaliero di un paese in via di sviluppo. Vorrei inoltre approfittare di tale occasione per confrontarmi con il management  di malattie infettive e tropicali neglette, e pertanto spesso misconosciute nella nostra realtà, ma tuttora endemiche nei paesi in via di sviluppo, caratterizzate spesso da un’elevata morbilità e mortalità.  In definitiva credo che questa esperienza di mobilità internazionale possa arricchirmi sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista umano e relazionale, grazie al confronto con professionisti sanitari e pazienti in una realtà clinica che presenta problematiche diverse, caratterizzata da risorse strumentali e laboratoristiche in alcuni versi limitate e comunque estremamente differenti rispetto a quelle disponibili nella nostra realtà ospedaliera [...]

Susanna M. 

 
last update: 05-July-2021
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